ESSERE JOHN MALKOVICH

Un viaggio nella mente umana attraverso l'arte cinematografica

"Being John Malkovich"  (Essere John Malkovich) è un film che racchiude in sé una moltitudine di elementi complessi e sorprendenti, che vanno dalla fotografia alla regia, dall'idea alla storia, fino alla critica cinematografica e alle curiosità che circondano la pellicola.


La fotografia del film, realizzata dal direttore della fotografia Lance Acord, si adatta perfettamente alla natura surreale e inquietante della trama ed utilizza principalmente colori freddi e scuri, creando un'atmosfera malinconica e a tratti claustrofobica. Ci sono anche alcune scene luminose e colorate, come quelle all'interno dell'ufficio della Mertin-Flemmer Building, che servono a creare un contrasto visivo con le scene più cupe e inquietanti.


La regia di Spike Jonze è audace e sorprendente. Il regista mette in scena scene molto strane e a tratti inquietanti. Il montaggio è particolarmente efficace nel creare il senso di confusione e inquietudine che permea il film. Jonze gioca molto con le riprese da angolazioni insolite e con l'uso di inquadrature strette, riuscendo a creare un'atmosfera opprimente e surreale.


L'idea alla base del film è molto originale. La trama ruota intorno all'esistenza di un portale che permette di entrare nella mente dell'attore John Malkovich e di vivere la vita dall'interno del suo corpo per 15 minuti. Inizialmente sembra assurda, ma la trama viene sviluppata con grande maestria e con un senso dell'umorismo molto particolare. Lo sceneggiatore Charlie Kaufman riesce a creare un mondo surreale e bizzarro, ma al tempo stesso molto coerente e convincente.


La storia del film è complessa e ricca di dettagli. Il personaggio principale, Craig Schwartz, è un marionettista frustrato che cerca di trovare il suo posto nel mondo. La sua vita cambia radicalmente quando scopre il portale che lo porta nella mente di Malkovich. La trama si sviluppa in modo imprevedibile, con una serie di colpi di scena che tengono lo spettatore costantemente sulle spine. Non mancano le tematiche sottese al film, come la ricerca di se stessi, l'alienazione, la dipendenza emotiva e la questione dell'identità.


La critica cinematografica di "Being John Malkovich" è molto positiva. Il film è stato lodato per la sua originalità, per la sua audacia e per la sua capacità di trattare tematiche complesse in modo divertente e stimolante. La pellicola ha vinto numerosi premi, tra cui il premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Il film è stato anche considerato come uno dei capolavori della cosiddetta "New Hollywood".


Per quanto riguarda le curiosità, "Being John Malkovich" è stato ispirato da un sogno che Kaufman ha fatto in cui entrava nella mente di un famoso attore. Inoltre, il film ha una serie di riferimenti ad altri film e opere d'arte, come ad esempio "8½" di Federico Fellini e "La vita è bella" di Roberto Benigni. La pellicola ha anche una serie di camei di celebrità, tra cui Brad Pitt e Charlie Sheen.

Uno degli aspetti più interessanti di "Being John Malkovich" è la sua capacità di porre domande importanti sull'essere umano, la sua identità e la sua esistenza. Il film esplora la complessità dell'essere umano e il modo in cui la nostra identità è plasmata dalle nostre esperienze, dalle nostre relazioni e dalle nostre ambizioni. In questo senso, "Being John Malkovich" è un film profondo e intellettualmente stimolante, capace di suscitare riflessioni importanti sui grandi temi dell'umanità.


"Being John Malkovich" merita sicuramente di essere visto e rivalutato, è un film che affronta tematiche importanti e merita di essere analizzato a fondo per cogliere appieno tutte le sfumature e i significati nascosti che racchiude.

Di Alex Bernardi
20/02/23